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Maggio 14, 2018

WATER FOR LIFE, INTERNATIONAL ART EXHIBITION 2018: Messaggio da Dott. Prof. Stefano Francolini, Critico e storico dell’arte

Professor Stefano Francolini (Florence, Italy) Art Historian

Messaggio da

Dott. Prof. Stefano Francolini, Critico e storico dell’arte

 

14 maggio 2018

WATER FOR LIFE

INTERNATIONAL ART EXHIBITION 2018.

 

L’Arte e gli artisti, al di là dei loro peculiari caratteri espressivi di forma e di stile e del loro percorso creativo, esprimono nelle opere contenuti e messaggi che dal sentire personale e particolare si estendono all’universalità del sentimento e delle situazioni umane.

La natura è il primo riferimento dell’uomo e la vita scaturisce ed evolve nella scansione del tempo, delle stagioni e della storia. L’uomo vive di elementi essenziali per la sua sopravvivenza quali la terra, nella sua accezione più estesa, l’aria, il calore del sole e l’acqua.

Nell’attuale condizione del mondo la tutela dell’equilibrio di questi elementi impegna tutte le nazioni e l’acqua assume un’importanza fondamentale per la salvezza e la continuità della vita ed è e diviene uno scopo universale da tutelare nell uso, nella quantità e nella sua purezza.

L’acqua è fonte di ispirazione degli artisti che oggi ne sottolineano, attraverso le loro opere: la sua necessità che la fa diventare sempre più preziosa, la sua forza che si trasforma in energia, la fecondità che aiuta l’uomo nella sua sopravvivenza.

Ne sottolineano e ne interpretano inoltre l’emozione e il fascino della vastità degli oceani, dei mari, dei laghi e dei fiumi, lo stupore umano nel vedere le cascate, nel sentire la pioggia scendere dalle nuvole e nel silenzio la neve e nell’osservare la sua trasformazione in ghiaccio.

L’acqua è anche un elemento ancestrale che simbolicamente purifica, come è stata e viene usata in molti atti liturgici di varie religioni, ma incute timore quando manifesta una forza inarrestabile e incontenibile.

L’acqua è sempre e comunque parte di noi e della nostra storia.

Per questo mi sento onorato di aderire all’invito di Antoine Gaber di scrivere per “Water for Life” evento al quale aderiscono e al quale partecipano artisti provenienti da 18 paesi del mondo.

Questa manifestazione, a mio parere, assume un carattere di grande e rilevante importanza nel complesso scenario dell’Arte contemporanea e della promozione nel mondo, attraverso diversi linguaggi espressivi, di contenuti e messaggi di alto valore morale e sociale connessi all’acqua e alla sua fruibilità, consci che attualmente sulla nostra terra 1 persona su 7 non ha la possibilità di avere l’acqua per dissetarsi.

 

Dott. Prof. Stefano Francolini

Storico dell’Arte

già Direttore Coordinatore C3Super del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

già Docente di Storia e Teoria del Restauro dell’Accademia di Belle Arti di Carrara.

Marzo 17, 2006

 

17 Marzo 2006 

Il fascino dell’impressione o la pittura di Antoine Gabe, Dott. Prof. Stefano Francolini

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Patrizio di Fermo, Storico dell’Arte

già Direttore Coordinatore C3Super del Ministero per i Beni e le Attività Culturali

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La sua pittura appare oggi, nella contemporaneità del XXI secolo, come un ‘revival’ di quella stupenda stagione dell’Arte, della quale Antoine Gaber rivela una profonda ammirazione e conoscenza, senza però appesantirla, a mio parere, di connotati nostalgici, bensì eleggendola a suo saldo e preciso riferimento dello stile e della forma della sua espressione artistica.

A qualcuno la pittura di Antoine Gaber potrà apparire solamente come una raffinata ed elegante ‘maniera, da altri potrà essere considerata un’espressione atemporale priva dei connotati della contemporaneità, tuttavia, a mio parere, le scelte stilistiche e formali che le sue opere rivelano fanno affiorare una sua personale, poetica interpretazione della realtà, che, oltre a rivelare la sua evidente volontà di rifarsi ad un linguaggio figurativo moderno ampiamente sperimentato ed universalmente apprezzato, quale quello affermato nell’impressionismo francese, mostra di dialogare con la propria contemporaneità che si esprime spesso nelle consistenti concrezioni della materia cromatica e nei forti contrasti di luce che gli derivano dal suo vissuto in Egitto.

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Credo inoltre che Antoine Gaber, pur rimanendo saldamente ancorato a questa lezione stilistica, stia parallelamente sperimentando anche nuove soluzioni espressive che con essa dialoghino, usando ad esempio, per alcuni dipinti, supporti convessi e sfondi di colore uniforme, sui quali sono raffigurati fiori e foglie dai colori vivaci e prorompenti, come in un’opera da Lui esposta nel 2005 nella V Biennale Internazionale dell’Arte Contemporanea di Firenze.

 

Stefano Francolini

 

Dott. Prof. Stefano Francolini

Nato a Colle di Val d’Elsa (SI) nel 1951.
Studi:
Laurea in Lettere e successivamente il Diploma di Perfezionamento in Storia dell’Arte Medioevale e Moderna. Dal 1978 al 1981 ha prestato attività, con la qualifica di Storico dell’Arte, presso la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici delle Provincie di Siena e Grosseto, entrando nel 1981, nei ruoli dello Stato con la qualifica di Ispettore – Storico dell’Arte, presso la Soprintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici delle Provincie di Cagliari e Oristano.

Nel 1982 è tornato a lavorare a Firenze. Ha prestato servizio, con incarico Vice direttore presso il Museo degli Argenti di Palazzo Pitti. Dal 1989, ha avuto l’incarico di funzionario alle Basiliche fiorentine di proprietà comunale.

Dal 10 marzo 1993 al maggio 2000 ha tenuto la Direzione del Museo di Palazzo Davanzati o della Casa Fiorentina Antica, mentre dal 15 maggio 2000, è passato a dirigere il settore di restauro Terrecotte: materiali ceramici e plastici dell’Opificio delle Pietre dure di Firenze, all’interno del quale esplica anche attività di docente di storia dell’Arte nell’ambito della Scuola di alta specializzazione dello stesso Istituto, Collabora inoltre in qualità di docente, all’attività didattica presso l’Università Internazionale dell’Arte di Firenze.

Si è sempre interessato all’evolversi delle espressioni artistiche contemporanee, partecipando e organizzando alcune significative mostre e presentando diversi artisti contemporanei. Negli anni ha pubblicato molteplici saggi di carattere storico artistico, di vario argomento e di diverse epoche ed una raccolta di brani poetici.

Prof. Dott. Stefano Francolini

Art Critic, Noble of Fermo Art Historian, Former Coordinator Director C3 Super Ministry of Culture

Biografia

Stefano Francolini was born in Colle di Val d’Elsa (SI) in 1951.

He graduated with a degree in Literature and later received a diploma of specialization in Medieval and Modern Art. From 1978 to 1981 he served as an art historian for the Supervisor of Art and History of Siena and Grosseto. In 1981, he became a surveyor and Art Historian for the Superintendent of the Environment, Architecture, Art and History for the Provinces of Cagliari and Oristano.

In 1982 he returned to Florence where he served as Vice-Director at the Pitti Palace’s Silver Museum. In 1989, he became the functionary for the Florentine Basilica.

From March 1993 to May 2000, he was the Director of the Davanzati Museum. He then went on to become the Director of the Restoration Department at the Opificio delle Pietre dure di Firenze. He also teaches Art History at the Institute and at the International Art University of Florence.

Organizing and participating in exhibitions, he has always been interested in the contemporary Art evolution. He has published many essays on Art History as well as a book of poetry.